La rivista Sala&cucina è in omaggio per i nostri clienti!

Storie e testimonianze dal mondo della ristorazione
Gherardi offre in esclusiva per i propri clienti Sala&cucina, il magazine di ristorazione che presenta notizie, riflessioni e storie di successo dal settore della ristorazione.
L’intervista a Erica Ciravegna, responsabile di sala di Guido Ristorante, racconta l’evoluzione della ristorazione dal secondo dopoguerra ai giorni nostri, un mondo cambiato e oggi frequentato da clienti sempre più esigenti e preparati.
Ma, soprattutto, l’intervista narra la storia di una donna partita da un’osteria ed arrivata alla gestione di un ristorante stellato, che ha imparato “a vincere quando le cose vanno male” grazie alla lezione del suo mentore Piero Alciati, sempre “con il sorriso al primo posto“, perchè “un sorriso sincero valorizza ancora di più un piatto”.
“In Italia si mangerà sempre più spesso fuori casa e il ristorante, con tutta la sua brigata di chef, patron, maître e camerieri diventerà il luogo privilegiato per una cucina di totale qualità e benessere.” Può sembrare una boutade quella di Luigi Franchi, direttore responsabile della rivista. Ma la realtà è che questo 2021 potrebbe riservare sorprese: quando l’emergenza Covid sarà alle spalle, le persone vorranno vivere quello che più è mancato nei mesi scorsi, occasioni di socialità e leggerezza.
E quindi tornare al ristorante, godendosi una cena o un pranzo per riscoprire il bisogno di bellezza, naturalità e autentica bontà tipici del nostro Paese.
Ma come tornare a brillare dopo momenti tanto bui? “Rispondere ai cambiamenti in atto” è l’approfondimento con le testimonianze di Piergiorgio Siviero, Alberto Tasinato e Katia Minniti che illustra come riscoprire i valori della tradizione culinaria italiana, per offrire ai clienti qualcosa di autentico.
Perchè la cucina nazionale, così eterogenea nei suoi sapori, non è mai stata banale e ha sempre saputo stupire in Italia e nel mondo: ecco perchè la ripartenza non può prescindere dalla valorizzazione dei territori e delle realtà regionali, riscoprendo una cultura di incalcolabile valore.
Assemblee, convegni e riunioni del settore
Non manca uno spazio della rivista dedicato ad eventi ed attualità, con particolare riferimento alle assemblee, ai convegni ed alle riunioni del settore.
“Brevi lezioni per l’ospitalità italiana” è la sintesi di un convegno sull’ospitalità italiana che si rifà alle Lezioni Americane di Italo Calvino, offrendo spunti interessanti per la proiezione dei valori della tradizione alberghiera e ristoratrice ai tempi del coronavirus.
Non sono pochi infatti i ristoratori che in questo anno di emergenza hanno saputo adattare gli antichi insegnamenti alla contingenza del momento, facendo fronte comune contro le difficoltà ed offrendo servizi di delivery ai clienti.
Senza dubbio però il mondo della ristorazione avrà bisogno di maggiore attenzione da parte del governo. É quello che emerge dal Rapporto Cerved di quest’anno, che indica un’inevitabile contrazione dei ricavi nel settore, con conseguenze anche peggiori se i ristori a suo tempo promessi non dovessero arrivare entro tempistiche ristrette.
Enogastronomia e valorizzazione del territorio
Sala&cucina del mese di Novembre riserva ampio spazio anche alla gastronomia e ai prodotti tipici del territorio.
“La piadina romagnola” è il servizio dedicato a un classico della cucina italiana, che trae le sue origini dalla Romagna del mondo antico per arrivare (attraverso molti cambiamenti) fino ai giorni nostri, diventano prodotto nazionale solamente nel 1959 grazie all’intuizione di un’imprenditrice che con la sua azienda (“la piadina di Loriana”) dà vita a quello che oggi è un business riconosciuto in tutto il mondo.
“Oliva taggiasca: DNA controllato” racconta invece la storia di Simone Rossi, imprenditore alla guida dell’oleificio Salvo d’Imperia che insieme ad una cordata di 700 piccoli imprenditori locali ha combattuto una battaglia per difendere un prodotto tipico della Liguria.
“Non devi fregiarti di un titolo se non ne hai il diritto” è il principio che ha portato Simone ed altri coltivatori a definire un piano scientifico per controllare il DNA delle olive che arrivano sulle tavole dei ristoranti e nelle cucine degli chef, offrendo così una garanzia totale sulla qualità del prodotto e soprattutto valorizzando un’eccellenza del territorio.
Non lasciatevi scappare la rivista, troverete al suo interno molte altre informazioni e approfondimenti dedicati!